24° giorno – da Tama a Astorga - 5 ottobre 2005 – Mercoledì – al contachilometri 141.960 (Parz. 208 – TT 5.084)

Tempo bellissimo. Alba sotto il Pico d’Europa, colazione al mirador 1.408m con panorama mozzafiato (Foto 1). Il viaggio riprende passando attraverso il passo di San Glorio a 1.609m. Raccogliamo delle pietre di onice, questa è un’altra nostra passione, non capiamo nulla di mineralogia, ma ci piace far collezione di pietre belle o particolari.
Siamo nuovamente in Castiglia y Leon, sempre sulla N621, facciamo 33,00€ di gasolio a 0,957, ripassiamo per Leon e quindi siamo nuovamente sul “Camino”, da ora in poi non lo
lasceremo più. Raggiungiamo Astorga, bella ed accogliente. Ha un Palacio Episcopal di A. Gaudì (Foto 2), che sinceramente a me non piace, il Palacio infatti fu giudicato troppo frivolo per la destinazione. Simpatico il Municipio (Foto 3).
Ceniamo molto bene al Capriccio (C/Postale 9 – 24700Astorga – tel 987 603 175), nome di un famoso palazzo di A. Gaudì ed il ristoratore, alla nostra richiesta di spiegazioni su questo nome apparentemente italiano, orgogliosamente ce ne mostra il plastico. Io prendo il Cocido Maragato e Rita, che non si fida, una bistecca con insalatina di pomodori e patate fritte . Il Cocido è una vera prova di resistenza a tavola. Consta di tre piatti: Pastina in brodo di verdure e carni, la sopa, quindi il piatto di verdure e legumi con cui s'è fatto il brodo, los garbanzos, ed anche sette tipi diversi di carni stufate da cui s'è estratto il brodo di cui sopra, la raçion; detto così sembra tutto normale o quasi, la particolarità sta nel fatto che sono serviti in ordine inverso, perché nasce come cibo del Pellegrino o degli operai che arrivano entrambi affamati e non vogliono aspettare la cottura della sopa per iniziare a mangiare, mangiano per primo quello che è già pronto, la carne, inoltre, questa, aspettando che sia pronta la sopa si evita anche che questa si raffreddi. Inizia con uno stufato di pezzi di testa e piedi di maiale, prima salati e affumicati, e salsicce (chorizos), un piatto da pizza pieno di queste leccornie, fatico a finirlo, segue un piatto di uguali dimensioni con verdure, ceci , cotti nel brodo di maiale, e per giunta un uovo fritto, fortunatamente Rita ha finito la sua bistecca, che come al solito si è rivelata una doppia porzione, e mi ha dato una mano; al termine mi arriva una grossa tazza di fideos, spaghettini spezzati, Barilla a detta del simpatico e loquacissimo ristoratore, stracotti nel solito e solido brodo ottenuto dal maiale, le verdure ed i legumi, brodo, che era stato completamente assorbito (una colla!); la sopa madrugata così dev'essere, non si deve prendere con il cucchiaio, con questo la si deve tagliare.
A questo terzo piatto ho trovato il coraggio di opporre un rifiuto e con il costernato oste, entusiasta per il mio iniziale entusiasmo, mi sono giustificato spiegandogli della nostra idea completamente diversa della pasta. Visto che il ristoratore è rimasto male, non ho potuto rifiutare il dessert, fortunatamente un semplice flan per Rita e una panna cotta per me, entrambi fatti in casa, per finire brandy offerto dalla casa (Conto 24,00€ in due) . Dopo una bella passeggiata, per digerire la mostruosa, ma in definitiva ottima cena, dormiamo all’Hotel 1000 stelle su un tranquillo viale, siamo ad un’altitudine di 873m.
Foto 1 // Foto 2


Foto 3Cliccare sulla foto per ingrandirla - Per tornare al testo Alt e <- contemporaneamente

Nessun commento:

Questo blog non rappresenta ad alcun titolo una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.Il blog declina ogni resposabilità nel caso in cui la gratuità dei siti consigliati venisse meno.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 07 marzo 2001.Alcune immagini e articoli presenti in questo blog sono state ottenute via Internet e come tali ritenute di pubblico dominio: di conseguenza, sono state usate senza nessuna intenzione di infrangere copyright.