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Già da ieri sera il tempo ha cominciato a guastarsi, piove e tira vento, malgrado tutto ci avviamo a visitare i monumenti preistorici della zona: Menir (Foto 1) e il recinto megalitico di Monte de los Almendres (foto 02) e il dolmen detto Anta grande do Zambujero(Foto 3, 4), peccato che c’erano dei lavori in corso ma, sia pure da fuori, abbiamo potuto ammirare le dimensioni ragguardevoli, sicuramente superiori, almeno in altezza, del dolmen di Bagneux, che i francesi dicono essere il più grande al mondo.
Abbiamo la fortuna di documentare l’arrivo in Europa di una specie ornitologica, fino a qualche anno fa, prettamente africana, gli aironi guardabuoi (Foto 5).
Abbiamo anche la ventura di vedere della gente, la più stracciona che forse abbiamo mai visto nell'opulenta Europa, faro di benessere e democrazia, patria del wellfare; erano una ventina; donne con bambini in braccio e uomini, giovani e vecchi, tutti montavano a pelo una dozzina di cavalli; i loro unici bagagli erano degli enormi fagotti attaccati a coppie e posti di traverso sui cavalli; andavano per una ripida salita, che li rallentava, sotto un terribile acquazzone, senza un impermeabile o un ombrello, che comunque dato il vento e il volume d'acqua, sarebbero stati inutili. Quando li abbiamo incrociati ci hanno sorriso salutandoci. Erano degli zingari? Sembrava un antico esodo di profughi di chi sa quale guerra dimenticata.
Il viaggio ci porta in breve nuovamente in Spagna. Sotto una continua pioggia arriviamo a Merida, ove facciamo gasolio (10,00€ a 0,982) e ci fermiamo al decoroso Camping Merida (13,59€) http://personales.jet.es/proexcam/principal.htm proexcam@jet.es.
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